La diretta con Gianfranco Crispo, Erika Mogera e Riccardo Rucchetta

La diretta con Gianfranco Crispo, Erika Mogera e Riccardo Rucchetta

6 Luglio 2021

Un altro incontro e discussione: dopo la diretta con Diana Da Ros, il mondo Crispo continua a interfacciarsi col mondo del wedding e degli eventi, rappresentato in questa diretta dalla creatività degli event planner Erika Mogera e Riccardo Rucchetta.

A seguito riportiamo questa interessantissima conversazione che mette il focus sulla rinascita del settore e l’importanza dei confetti nel wedding.

Gianfranco Crispo: Purtroppo si sta lavorando senza una grandissima programmazione. Da un lato lo capisci perché la gente è effettivamente un po’ spaventata quindi vorrebbe riuscire a sfruttare questo periodo per realizzare quello che non è riuscita a fare precedentemente. Tuttavia organizzare tutto nello stesso periodo rischia un po’ di ingolfare il lavoro senza che tutti siano contenti appieno. Noi abbiamo una media quasi del 97,98% di spedizioni e di assortimento di prodotti che viene spedito ai nostri clienti. Si cerca di accontentare tutti ma è pur breve che tutto si è ridotto a tempistiche molto brevi. Quindi vi chiedo che prospettive vedete i matrimoni di luglio ed agosto rispetto agli anni precedenti?

Riccardo Rucchetta: Si prospetta il doppio, se non il triplo del lavoro dell’anno precedente al covid. Abbiamo avuto anche richieste last minute; maggio per luglio, o addirittura giugno per luglio. Luglio si prospetta un mese caldo in tutti i sensi!

GC: E riuscite ad accontentare tutti con così poco tempo?

RR: Ci proviamo! Come hai detto il nostro lavoro si basa moltissimo sulla programmazione quindi non è facile cambiare approccio, ma come tutti gli operatori di settore ci siamo adattati al cambiamento. Quindi ambiamo a grandi risultati e a fare anche più di quanto i nostri clienti si aspettino.

GC: Tendenzialmente dove c’ è più richiesta di questa organizzazione last minute?

Erika Mogera: Centro/Sud Italia. Io poi credo che l’organizzazione di un evento possa essere affrontato in diversi modi. C’è chi lo vive con molta ansia. E’ capitato lo scorso anno, parliamo quindi di piena pandemia, che abbiamo organizzato un matrimonio in tre settimane. E’ stato un bel matrimonio ma noi portiamo sempre questo esempio proprio per far capire che ogni coppia che vive l’esperienza e il sentimento stesso del matrimonio a sé. C’ è chi lo fa in due mesi, e chi lo fa in due anni. Covid o non covid, dipende da come le persone si strutturano internamente, come approcciano a un evento del genere.

RR: Rigirerei la domanda; quali sono le regioni in cui c’è maggiore richiesta del vostro prodotto?

GC: Al primo posto in questo momento diciamo Campania, Puglia e Basilicata, Calabria, Sicilia. Poi abbiamo il centro con alcune regioni, parliamo ovviamente di diverse densità popolative che possono incidere su questi numeri, poi abbiamo il nord con il Veneto, la Lombardia che sono sicuramente regioni importanti. Quindi abbiamo visto sud e centro hanno registrato la maggior richiesta. Si è poi lavorato tanto post covid, anche perché c’era questa volontà di voler riprendere assolutamente con il festeggiamento e l’aggregazione e forse l’espressione maggiore per una eventuale ripresa.

EM: Gianfranco, una curiosità; quale è stato il prodotto che ha venduto di più in primavera e quale ti aspetti che venda di più?

GC: In primavera sono andati molto i prodotti incartati singolarmente. Questa tendenza al prodotto sicuro ha portato noi come azienda che siamo stati praticamente i primi ad incartare singolarmente i confetti, ad avere una grande richiesta di questo prodotto. Questo ci ha portato anche a rivedere la questione del packaging, perché da 400 abbiamo ampliato la gamma con confezioni da 900 g, in particolare per il vostro settore e per il wedding. Abbiamo più di 150 prodotti incartati, e sono quelli che tendenzialmente hanno preso il sopravvento sul prodotto tradizionale. Parliamo ovviamente di prodotti che già c’erano pre covid ma che poi sono stati incartati singolarmente per renderli sicuri nel post covid; parliamo dei vari confetti alla frutta con la mandorla, oppure quelli senza mandorla ma sempre aromatizzati. C’è stato inevitabilmente il bisogno di guardare alle esigenze di questa pandemia.

RR:Dicevi che avete oltre 150 prodotti incartati, ma in linea più generale mi chiedevo, come fate ogni anno a proporre novità. C’è una varietà davvero infinita che ogni anno si evolve.

GC: Per spiegarti questo approccio devo spiegarti un po’ come è strutturata la nostra azienda. Mio padre è l’amministratore, poi ci sono io che mi occupo di vendite e marketing sempre di pari passo con mio fratello Saverio, il “master chef” delle innovazioni dei nostri confetti. La sua è una ricerca che prende spunto dalle richieste del settore. Anche per questo siamo felicissimi di questa collaborazione con voi: chi meglio dei wedding planner può capire in anteprima cosa desiderano gli sposi? Speriamo che con il vostro settore si possa creare una sorta di collaborazione reciproca, uno scambio di vedute, perché in questo modo si può fare un vero e proprio punto della situazione e  cosa rende un evento unico nella vita.

Ci vuole una novità continua, perché anche se si arriva a 150 tipi di prodotti diversi, gli sposi, chi festeggia, vuole sempre qualcosa di nuovo. Allora ci impegniamo a dare a questo tipo di alternative attraverso formati e confezioni, ma soprattutto nuovi gusti di confetti.E’ una ricerca continua,  non ci fermiamo praticamente.

E il settore dei wedding planner, come si affaccia a questo mondo post pandemico?

EM: Quello che riscontro anche tramite le molte persone che ci scrivono, e che ringrazio, è proprio la tanta voglia di stare insieme, di festeggiare, di creare delle situazioni nuove. Questo periodo ci ha portato una serie di disagi ed è chiaro che la reclusione ci porta ad avere richieste in continuazione proprio per creare momenti di aggregazione con gli amici, la famiglia, i parenti più cari. Si punta sempre a un risultato molto esclusivo, personalizzato. E’ verissimo che questi eventi vanno cuciti su misura del cliente: ogni evento, insomma, deve parlare delle persone a cui è rivolto, che si tratti di un matrimonio, di un compleanno o di un altro tipo di festeggiamento. Sono due anni che io e Riccardo siamo dietro un tipo di progettazione anche di una certa importanza e non vediamo l’ora di vederli realizzati

RR: Questo anno, anno e mezzo, sebbene molto duro, ci ha aiutato anche a livello introspettivo a migliorarci, a creare cose nuove, a riorganizzarci.

GC: Esatto: riorganizzarsi. Ci ha permesso di dedicarci a quelle cose che a causa dell’eccessiva velocità di prima non riuscivamo a fare.

Io ho poi avuto l’opportunità su Gold TV di vedere la vostra trasmissione My Wedding, ma come nasce questo progetto?

EM: My Wedding voleva essere un contenitore dove dare consigli alle spose in ascolto. Il programma ospitava delle personalità grandi del nostro settore e creava anche tutorial, parlando di bonton , di abiti, di tessuti. Gold TV ci ha dato una bella visibilità e ci ha permesso di stringere numerose collaborazioni. Il programma è durato 5 anni.

GC: Lo riproporrete?

EM: C’è una grande novità, ci affacciamo a un progetto ancora più grande. Sicuramente è stato un bel trampolino quello di Gold TV ma quello in programma riguarda le tv nazionali.

GC: Complimenti. Io ritengo che la vostra categoria possa davvero dare una mano importante. Si vive di strascichi di timore, come ha detto precedentemente Riccardo. La vostra figura è importante perché in primis rasserena gli sposi e poi consente di realizzare, in tempi talvolta anche molto brevi, quello che è il sogno si una vita.

EM: Vediamo una grande differenza anche negli sposi, da aprile ad ora. Vediamo una nuova luce anche nei loro occhi e siamo molto felici di averli accompagnati fino a questo punto e di terminare questo cammino insieme, che poi prosegue con una grande amicizia. Noi con le nostre coppie di sposi cerchiamo sempre di strutturare un rapporto empatico che poi vada al di là, questo è il nostro modus operandi.

GC: Anche perché il matrimonio è solo la prima festa, ci sono molte altre celebrazioni che meritano di essere festeggiate, soprattutto dopo questo duro periodo.

EM: Gianfranco, so che hai un bellissimo progetto in collaborazione con i Bambini delle Fate, hai conosciuto Franco e Andrea?

GC: Non ho avuto la fortuna di conoscerli ancora, ma tramite una persona comune siamo stati indirizzati verso questo progetto. Noi come azienda, anche se non lo sponsorizziamo tantissimo, guardiamo molto al sociale. Alla fine dei conti ci si guarda attorno e ci si rende conto di essere persone fortunate, quindi è anche giusto riuscire ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Quindi il progetto dei Bambini delle Fate è un progetto che abbiamo subito accolto nella nostra famiglia. E’ un progetto importantissimo. In famiglia ho chi ha un problema del genere e posso capire cosa significa per dei genitori, per dei parenti, persone affette da questo tipo di problemi. E’ una situazione che coinvolge tutta la famiglia.

Il team de i Bambini delle Fate sono stati bravissimi a creare queste strutture di supporto alle famiglie, e noi nel nostro cerchiamo di dare una mano. Non creiamo troppa risonanza rispetto alla nostra partecipazione a questi progetti proprio perché il nostro intento è solo quello di dare una mano a chi ce la chiede. Lo dico adesso per la prima volta, giusto perché stiamo parlando dell’argomento, quest’anno abbiamo lavorato con l’ospedale pediatrico di Napoli. Insomma, quando possiamo cerchiamo di non tirarci mai indietro. E’ vero che tutto quello che abbiamo nasce come per voi, dal sacrificio e dal lavoro, però è pur vero che quando capita l’occasione di poter rendere quel qualcosa in più che si è ricevuto nella vita è giusto non tirarsi indietro. In futuro spero di poter conoscere Franco ed Andrea, che sono stati dei capostipiti nel parlare di un problema fin troppo sottovalutato. Soprattutto hanno il merito di aver proposto una “soluzione”, certo, non una cura, ma un aiuto importante per le famiglie.

Volevo però farvi una domanda che mi è sempre balenata per la testa – e al contempo passiamo da una cosa seria ad un argomento più ludico – qual è la richiesta più strana che avete ricevuto da parte degli sposi? Mi capita a volte di vedere trasmissioni in cui è chiaro che i futuri sposi mirano davvero a restare negli annali! Per voi qual è stata la richiesta che vi è rimasta più impressa?

RR: Potremmo scrivere un’enciclopedia! Una che mi ha davvero colpito come richiesta, che per gli sposi aveva un significato particolare…

EM: Mi è rimasta impressa perché poi anche da fotografia e scenografia si vede subito che è molto d’impatto: abbiamo fatto nevicare in agosto! E’ stato bellissimo perché nel giardino di questa location fantastica c’erano tutti degli ombrellini posizionati in maniera strategica, e a un certo punto, al passaggio degli sposi, ha preso a nevicare. Le foto sono davvero meravigliose.

RR: Neve con ben 40 gradi!

GC: Complimenti, deve essere stato un bello sforzo ed è sempre bello quando si riesce ad accontentare le richieste dei clienti. Noi, nel nostro limite, cerchiamo di accontentare tutti. In questo mio fratello, che si occupa anche della logistica, è un vero fuori classe.

EM: La gioia negli occhi dei clienti poi ripara di tutto.

RR: Forza per le aziende familiari che si impegnano a questo fine!

GC: Assolutamente. Noi di Crispo, con mio fratello siamo alla quarta generazione, poi come tutti non sappiamo con certezza come si prospetta il futuro, E’ certo che fare industria e commercio al giorno d’oggi non è proprio facile. Inoltre abbiamo scoperto che il nostro settore può risentire fortemente di certe problematiche. Forse siamo stato il settore più colpito. E’ stata come un’ondata che ci ha colpito ma non si era sicuri di quando questo mare si ritirasse.

RR: Con tanto amore, impegno, costanza e sacrificio oggi siamo qui.

GC: Questa è la cosa che conta di più: siamo stati più forti tutto, ma speriamo che ci sia una ripresa e una continuità lavorativa. Il singhiozzo non è mai stato piacevole, soprattutto nell’attività lavorativa! Soprattutto per una ragione per quanto vi riguarda: gli sposi hanno bisogno di sicurezze. Voi poi avete con loro contatto diretto e quindi dare loro la sensazione di festeggiare con leggerezza e riunirsi… Noi ci impegniamo sempre, poi purtroppo abbiamo capito che ci sono anche cose che vanno oltre la nostra volontà. Noi siamo stati più forti ma lo saremo ancora. In questo caso, il tempo è davvero l’unico amico che abbiamo e più tempo passa, più è possibile che questo momento finisca e ci siamo periodi molto più sereni rispetto a quelli che abbiamo vissuto.

RR: Chi vince la guerra non è il più forte, ma chi ha la voglia di aspettare.

GC: Certo, e infatti aspettiamo che questo periodo passi in maniera definitiva per tutti quanti noi. E’ stato un piacere sentirci e vederci, sono molto curioso di questi nuovi progetti che avete in mente e teneteci presente perché noi cerchiamo sempre di essere una spalla per chi ha voglia di continuare e di creare nuove idee e progetti!

EM: Grazie mille, ci vediamo presto a Napoli per un buon caffè napoletano!