Cioccolato o cioccolata: come si dice e qual è la differenza

Cioccolato o cioccolata: come si dice e qual è la differenza

30 Settembre 2021

Cioccolato o cioccolata; chi non ha mai avuto dubbi su quale fosse la versione giusta? In questo caso la ricchezza della lingua italiana mescola le carte in tavole, creando confusione sul rispettivo uso delle due varietà. Scopriamo l’evoluzione linguistica di questa parola “deliziosa”!

Cioccolato o cioccolata: il dilemma linguistico

La parola deriva infatti dallo spagnolo “chocolate”, arrivando a noi attraverso numerevoli fasi e trasformazioni. Già nel Seicento le parole più diffuse sul nostro territorio associate al cacao erano cioccolatte, cioccolate, cioccolata e cioccolato. In questa fase tutte queste varietà hanno il riconoscimento del vocabolario della Crusca, che le raccoglie infatti sotto la medesima voce.

C’è poi da valutare l’evoluzione regionale e dialettale. In Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e Lazio infatti si afferma la variante “cioccolata”. Unica ad adottare la versione maschile “cioccolato” è la Lombardia. Caso unico per la Sardegna invece, che conserva la varietà più vicina all’originale spagnolo “cioccolate”.

Cioccolato o cioccolata: la versione corretta

Secondo quanto riportato dall’Accademia della Crusca, i due termini sarebbero sinonimi e vale quindi per entrambi la seguente definizione ””alimento costituito da una miscela di cacao e zucchero, con eventuale aggiunta di aromi, essenze o altre sostanze che viene venduto in polvere o sotto forma di tavolette, cioccolatini”.

Tuttavia, liguisticamente, non è insolito che due sinonimi con variante minimale vengano utilizzate con significati distinti. Così verso la fine dell’Ottocento, alcuni dizionari differenziavano “cioccolate” e “cioccolata” attribuendo al primo una correlazione con la pasta di cacao e al secondo la cioccolata in senso più esteso e generico.

Oggi sia cioccolato che cioccolata sono termini ampiamente usati, e considerati sinonimi sebbene Internet registri un uso notevole del maschile rispetto al femminile, che spesso viene infatti destinato alla bevanda calda piuttosto che al prodotto solido inteso come alimento sotto forma di tavolette, praline e cioccolatini.